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giovedì 1 gennaio 2015

Buon 2015!

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mercoledì 10 dicembre 2014

LMPT Capire il "Gender" in meno di 3 minuti

CAPIRE IL "GENDER" IN MENO DI 3 MINUTI


Cari Amici,

La Manif  Italia è lieta di offrirvi un efficace video per capire, in meno di tre minuti, in cosa consiste l'ideologia gender con cui oggi si attenta alla libertà educativa della famiglia e alla serena maturazione dei nostri figli.
Clicca qui per vedere il video


Condividendo il video via mail, Facebook, Twitter ed ogni altro mezzo ci aiuterete a raggiungere molti genitori ignari e a sensibilizzare l'opinione pubblica sulla gravità di questo fenomeno.
E' fondamentale individuare prontamente i germi dell'ideologia gender nella società, soprattutto oggi che essa entra direttamente nelle classi dei nostri figli tramite corsi e progetti sull'educazione sessuale e all'affettività
(
http://www.lamanifpourtous.it/sitehome/in-evidenza/salvaguardare-bambini-dallindottrinamento-gender/). 
Vi ricordiamo che La Manif Italia lavora per la vostra costante informazione, che potete attuare seguendoci sui nostri profili Facebook e Twitter e sul nostro sito web(http://www.lamanifpourtous.it)

sabato 29 novembre 2014

PETIZIONE! Fermiamo l'infanticidio legalizzato!

Ciao, 
voglio invitarti a partecipare a una nuova petizione su CitizenGO, creata dallo European Center for Law and Justice e riguardante i diritti e il destino dei bambini sopravvissuti dopo un aborto tardivo non riuscito.
Pochissimi sanno che, secondo la prassi comunemente adottata, questi bambini vengono lasciati morire senza assistenza, faticando a respirare, a volte per diverse ore, o vengono uccisi con un'iniezione letale o soffocamento, per poi essere gettati tra i rifiuti organici.
Questa pratica disumana va contro qualunque idea di dignità umana e contro la Convenzione Internazionale sui Diritti dell'Infanzia, dove si dice esplicitamente che "il bambino, a causa dell'immaturità fisica e mentale, ha bisogno di salvaguardia e cure speciali, tra le quali un'adeguata protezione legale, prima e dopo la nascita”.
Tutto ciò avviene nell'indifferenza e nell'ombra, nonostante alcuni di questi bambini potrebbero sopravvivere se sottoposti a un trattamento medico adeguato. Nel 2010, in Italia, dopo un aborto alla ventiduesima settimana, il bambino è stato trovato vivo ancora 20 ore dopo l'operazione: sottoposto solo allora a cure, è morto il giorno successivo.
Lo scorso 19 novembre, il Commissario per i Diritti Umani del Consiglio d'Europa ha dichiarato che, a suo modo di vedere, l'infanticidio non è compreso nella sua sfera di competenza e si è rifiutato di incontrare le ONG che desideravano informarlo sul tema. A luglio, anche il Comitato dei Ministri si era rifiutato di trattare l'argomento.
Questi silenzi sono certamente dovuti a motivazioni politichemolti Paesi non intendono entrare nel merito della questione, per non dover mettere in discussione le proprie leggi in materia di aborto tardivo.
Con questa petizione (http://www.citizengo.org/it/14069-no-allinfanticidio-neonatale), chiediamo all'Assemblea Parlamentare del Consiglio d'Europa di prendere una posizione sull'argomento, al contrario di quanto fatto dal Commissario e dal Comitato dei Ministri.
L'European Center for Law and Justice utilizzerà le firme raccolte per intraprendere una procedura ufficiale di fronte all'Assemblea Parlamentare su questo tema. La procedura può essere attivata anche da un singolo cittadino, ma per dare peso "politico" alla richiesta è necessario raccogliere il maggior numero di firme nei Paesi Membri.
Probabilmente anche tu, Manuela, sei rimasto scosso (almeno quanto me) nell'apprendere la diffusione e la banalità con cui queste pratiche disumane vengono messe in atto. E certamente vorrai spendere pochi secondi del tuo tempo per firmare questa petizione e dare voce ai diritti di tutti i bambini vittime di questa prassi assurda e crudelePer firmare, clicca sul link seguente:
Ricorda, dopo aver firmato, di inoltrare e diffondere questa petizione tra i tuoi amici e familiari. Puoi farlo tramite la pagina che visualizzerai dopo la firma o inviando direttamente questo mio messaggio via email.
Grazie di cuore della tua attenzione verso le campagne di CitizenGO e della tua partecipazione.
Un caro saluto e a presto,
Matteo Cattaneo e tutto il team di CitizenGO

giovedì 30 ottobre 2014

PETIZIONE! Appello per Asia Bibi

Ciao.
ti scrivo con la massima urgenza per invitarti a sottoscrivere questa nuova petizione di CitizenGO (http://citizengo.org/it/12626-ultimo-appello-asia-bibi), che chiede all'ambasciatore americano in Pakistan Richard Olson di adoperarsi in ogni modo per la liberazione immediata di Asia Bibi, la donna condannata a morte a causa della sua fede cristiana.
Negli scorsi mesi, CitizenGO ha raccolto più di 100.000 messaggi di affetto e vicinanza per Asia, che sono stati consegnati alla famiglia della donna dal nostro presidente Ignacio Arsuaga lo scorso maggio (i video del viaggio sono disponibili alla pagina della petizione). Abbiamo sostenuto i familiari e gli avvocati di Asia in vista della sentenza d'appello, pronunciata lo scorso 16 ottobre.
Purtroppo, la sentenza d'appello ha confermato la condanna a morte. Voglio riportare qui la traduzione letterale di un messaggio che abbiamo ricevuto dagli avvocati di Asia, che descrive esattamente quanto accaduto durante il dibattimento:
"Non appena il dibattimento processuale ha avuto inizio, alcuni mullà (l'equivalente musulmano dei preti) hanno sfilato uno ad uno davanti alla corte. In 10-15 minuti ne sono stati fatti entrare 20. [...] I giudici hanno cancellato tutte gli altri interventi, lasciando loro solo un piccolo spazio per le arringhe, e hanno ascoltato decine di interventi dei mullà."
Non è difficile vedere come l'esito del processo sia stato completamente falsato. Una donna cristiana accusata (falsamente) di blasfemia non può essere giudicata in modo imparziale quando il dibattimento viene incentrato solo sulle dichiarazioni di decine di autorità religiose musulmane.
Asia ha accolto la notizia della conferma della condanna a morte con parole di incredibile fede e speranza: ""Guardo la Croce di Cristo, nella certezza che molti fratelli e sorelle di tutto il mondo si trovano nelle vicinanze e pregano per me." "Prego e spero che un giudice riceva la luce di Dio e abbia il coraggio di vedere la verità."
Ora Asia e i suoi avvocati hanno tempo 30 giorni per far ricorso alla Corte Suprema. Le speranze che l'ultimo grado di giudizio cambi le sentenze già emesse sono minime, soprattutto tenendo conto del clima di intimidazione e di totale faziosità in cui si è svolto il processo di appello.
L'ultima speranza per salvare Asia Bibi è chiedere una mobilitazione diplomatica agli Stati Uniti, l'unico Paese che può influenzare in modo decisivo il governo e i giudici pakistani.
Ogni volta che un utente firmerà questa nostra petizione (http://citizengo.org/it/12626-ultimo-appello-asia-bibi), il nostro sistema invierà una email all'ambasciatore americano ad Islamabad, Richard Olson, chiedendogli di adoperarsi per salvare la vita di Asia Bibi.
Sono certo che anche tu, Manuela, vorrai dedicare pochi secondi del tuo tempo per questa nobilissima causa, firmando la nostra petizione (clicca sul link seguente):
Dopo aver firmato, è importantissimo che tu diffonda questa iniziativa tra i tuoi contatti e amici. Puoi farlo via Facebook, Twitter o Gmail (con i pulsanti che visualizzerai dopo la firma) o puoi inoltrare direttamente questo mio messaggio tramite il servizio di posta elettronica che utilizzi solitamente.
I sottoscrittori di CitizenGO, più di 1.6 milioni di cittadini provenienti da tutto il mondo, hanno fatto tantissimo in favore dei cristiani perseguitati:
  1. La petizione di Aleteia ha raccolto circa 300.000 firme per chiedere alla Lega Araba un aiuto concreto ai cristiani dell'Iraq.
  2. La campagna della Fondazione "Novae Terrae", indirizzata alle istituzioni europee e riguardante politiche di asilo e ricongiungimento familiare per i cristiani perseguitati, ha superato le 200.000 firme, consegnate nelle scorse settimane a varie autorità istituzionali a Strasburgo e Bruxelles.
  3. L'iniziativa di CitizenGO per la liberazione di Meriam ha raccolto più di 310.000 firme, contribuendo in modo decisivo nellasoluzione favorevole del caso.
Questi risultati non sarebbero mai stati possibili senza il piccolo gesto di ognuno dei firmatari delle petizioni di CitizenGO. Persone come te, Manuela, che hanno dedicato pochi minuti del loro tempo a firmare le nostre campagne e a condividerle ad altri amici. Grazie davvero di cuore per tutto questo.
Una semplice firma può fare moltissimo per chi chi vive lontano da noi e vede minacciata la propria vita a causa della fede cristiana. Lo abbiamo dimostrato in tante campagne negli scorsi mesi. Ogni firma rappresenta una goccia nel mare, ma il mare è fatto di gocce, e di nient'altro.
Ora abbiamo di fronte a noi una nuova ingiustizia e non possiamo voltarci dall'altra parte. Asia, insieme con la sua famiglia, sta affrontando l'angoscia per una sentenza di morte imminente e apparentemente definitiva. Forse possiamo fare qualcosa per lei, e non ci costa nulla. Non lasciamola sola.
Grazie per il tuo sostegno e la tua partecipazione alle nostre campagne.
A presto,
Matteo Cattaneo e tutto il team di CitizenGO
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CitizenGO è una comunità di cittadini attivi che vogliono difendere la vita, la famiglia e i diritti fondamentali in tutto il mondo. Per saperne di più clicca qui o seguici su Facebook o su Twitter. Questo messaggio è indirizzato a manuela_antonini@yahoo.it.
Se non desideri ricevere questi messaggi clicca  qui. Per metterti in contatto con CitizenGO, non rispondere a questa email, ma scrivi ahttp://citizengo.org/it/contacto

Un incontro umano

" Tu lo sai bene: non ti riesce  qualcosa, sei stanca e non ce la fai più. E d'un tratto  incontri nella folla lo sguardo di qualcuno - uno sguardo umano -, ed è come se ti fossi accostato a un divino nascosto. E tutto diventa improvvisamente più semplice" (A. Tarkovskij: "Andrej Rublev") 

lunedì 6 ottobre 2014

Petizione! Ritiro del documento "Standard per l'educazione sessuale in Europa"

Ciao.
La sezione europea dell'Organizzazione Mondiale della Sanità ha da poco rilasciato il documento "Standard per l'educazione sessuale in Europa", che intende orientare e dirigere l'insegnamento dell'educazione sessuale per i bambini dai 4 anni. Il testo risulta inadatto e pericoloso per varie ragioni: innanzitutto incoraggia l'introduzione di comportamenti sessuali moralmente discutibili a partire dalla primissima infanzia (ad esempio, propone la masturbazione infantile, la scoperta del corpo proprio e altrui tramite il "gioco del dottore" a 4 anni, l'esplorazione di relazioni tra individui dello stesso sesso" prima dei 6 anni).
In secondo luogo, il documento è interamente orientato alla promozione e alla propagnda dell'ideologia gender, secondo una scelta che non ha nulla di scientifico ma che risponde a evidenti esigenze ideologiche.
Inoltre, il testo è orientato a una concezione semplicistica e materialistica della vita sessuale, subordinando l'esperienza affettiva e relazionale alle nozioni meramente biologiche e anatomiche apprese nella prima infanzia e trascurando la problematicità etica tipica della sfera sessuale come di ogni agire umano.
Da ultimo, il documento non è stato redatto dall'ufficio europeo dell'OMS nè dalla sede centrale di questa organizzazione, ma in realtà è stato composto da un gruppo ristretto di "specialisti" collegati a enti come il BZgA (associazione tedesca che qualche anno fa ha pubblicato un opuscolo a favore della pedofilia) e l'International Planned Parenthood Federation (la principale lobby abortista).
In conclusione, non solo il documento risulta inaccettabile da un punto di vista contenutistico, ma rappresenta addirittura un tentativo di far passare le teorie e le proposte pratiche proprie di alcuni gruppi di interesse come indicazioni neutrali emesse dall'OMS. Si tratta di un vero e proprio falso, di un testo che arreca sulla copertina il logo dell'Organizzazione Mondiale della Sanità ma che è stato scritto da soggetti autonomi e assolutamente faziosi.
Per queste ragioni, chiediamo alla dottoressa Margaret Chandirettore dell'Organizzazione Mondiale della Sanità, di ritirare immediatamente il documento in questione. La petizioen di CitizenGO (http://www.citizengo.org/it/443-ritiri-il-documento-standards-sexuality-education-europe), lanciata qualche mese fa con questo obiettivo, ha già superato le 80.000 firme (di cui gran parte provenienti dall'Italia). Se non hai ancora firmato questa campagna, ti invito a farlo cliccando sul tasto seguente:
Se hai già firmato questa campagna in passato, puoi condividerla con i tuoi contatti Facebook, Twitter e Gmail cliccando su quest'altro tasto:
oppure puoi inoltrare questo mio messaggio ai tuoi contatti tramite il servizio di posta elettronica che utilizzi abitualmente.
Grazie per il tuo interesse verso le nostre petizioni.
A presto,
Matteo Cattaneo e tutto il team di CitizenGO